
San Vito al Tagliamento
San Vito al Tagliamento, con il pittore Pomponio Amalteo e il “secolo d’oro” della città, è un affresco della storia e cultura del Friuli occidentale. Il Castello, risalente al XII secolo, fu sotto il Patriarcato di Aquileia e poi sotto il controllo di Venezia dal 1420. L’influenza ecclesiastica perdurò fino al XVIII secolo con l’eredità del Duomo.
La rivalità tra Venezia e Friuli si riflette nel dialetto: veneto in città e friulano nei borghi. Nei secoli, San Vito ha visto conflitti tra le truppe napoleoniche e l’esercito asburgico, così come le lotte sociali raccontate da Pasolini e l’emigrazione.
Oggi è una città viva con eventi internazionali come il Piccolo Festival dell’Animazione e il Piccolo Violino Magico. Le tradizionali feste popolari, come la Sagra di Prodolone e quella di Madonna di Rosa, offrono un assaggio della cucina locale: Ribolla Gialla, lengal e pan zal. La trattoria “Al Colombo” custodisce la tradizione culinaria del territorio.
